PAPA FRANCESCO: E' IPOCRITA CHI DIFENDE CRISTO E CACCIA I RIFUGIATI

E’ ipocrita «dirsi cristiano e cacciare via un rifugiato» e c’è una «contraddizione» in coloro che «vogliono difendere il cristianesimo in Occidente e dall’altra parte sono contro i rifugiati e contro le altre religioni». 

Nel messaggio per la Giornata mondiale del migrante e del rifugiato il Papa denuncia la prostituzione e la pedopornografia, il fenomeno dei bambini soldato e il lavoro minorile che rende «schiavi».

Per questo, scrive Francesco, «in occasione dell’annuale Giornata Mondiale del Migrante e del Rifugiato, mi sta a cuore richiamare l’attenzione sulla realtà dei migranti minorenni, specialmente quelli soli, sollecitando tutti a prendersi cura dei fanciulli che sono tre volte indifesi perché minori, perché stranieri e perché inermi, quando, per varie ragioni, sono forzati a vivere lontani dalla loro terra d’origine e separati dagli affetti familiari». 
 
Le migrazioni, oggi, «vanno sempre più assumendo le dimensioni di una drammatica questione mondiale» e «sono in primo luogo i minori a pagare i costi gravosi dell’emigrazione, provocata quasi sempre dalla violenza, dalla miseria e dalle condizioni ambientali, fattori ai quali si associa anche la globalizzazione nei suoi aspetti negativi. La corsa sfrenata verso guadagni rapidi e facili comporta anche lo sviluppo di aberranti piaghe come il traffico di bambini, lo sfruttamento e l’abuso di minori e, in generale, la privazione dei diritti inerenti alla fanciullezza sanciti dalla Convenzione Internazionale sui Diritti dell’Infanzia». L’età infantile, ha sottolineato il Papa, «ha delle esigenze uniche e irrinunciabili», come un ambiente familiare sano e protetto, un’educazione adeguata e «il diritto a giocare e a fare attività ricreative» ossia «ad essere bambini». «Tra i migranti, invece – sottolinea il Papa – i fanciulli costituiscono il gruppo più vulnerabile perché, mentre si affacciano alla vita, sono invisibili e senza voce: la precarietà li priva di documenti, nascondendoli agli occhi del mondo; l’assenza di adulti che li accompagnano impedisce che la loro voce si alzi e si faccia sentire. In tal modo, i minori migranti finiscono facilmente nei livelli più bassi del degrado umano, dove illegalità e violenza bruciano in una fiammata il futuro di troppi innocenti, mentre la rete dell’abuso dei minori è dura da spezzare».